Prima di iniziare
La nostra filosofia
La logica del modello
Strumenti e operazioni
I report analitici
Prima di iniziare
Questo servizio ha l'obiettivo di assistere gli appassionati di trading nella propria operatività.
In generale e prima di tutto, il trader deve apprendere e seguire queste regole se vuole operare sui mercati con soddisfazione e senza ansie:
- Occorre essere consapevoli che le azioni, gli ETF azionari e gli ETC sono asset rischiosi, pertanto bisogna destinare al trading su questi strumenti una piccola porzione del proprio patrimonio, soprattutto senza programmare che dai profitti del trading si possa ricavare qualcosa per contribuire alle spese familiari correnti.
- Una volta stabilito l’ammontare complessivo che si vuole rischiare, occorre suddividerlo in diverse tranches e diversificare le entrate sia come asset che come tempistica. Ad esempio, un patrimonio disponibile di 30.000 euro si dovrebbe dividere in 6 tranches da 5.000 euro ciascuna, da investire nel mercato su strumenti diversi (es. azioni di diversi settori e non eccessivamente correlate, oppure azioni e indici azionari o materie prime) e possibilmente in momenti diversi nel tempo.
- Non prendere il trading con leggerezza o superficialità. Mai convincersi che una situazione non possa peggiorare ulteriormente e quindi una posizione in perdita non possa perdere ulteriormente, perché il peggio accade più spesso di quanto si pensi.
- Cercare di essere freddi e asettici, mai esaltarsi per i profitti e mai deprimersi per le perdite. E’ questo l’atteggiamento mentale giusto per essere vincenti nei mercati.
- Focalizzarsi sul mercato su cui operare. Diversificare è bene, ma diversificare troppo non consente di dare la giusta attenzione alle peculiarità di diversi mercati (es. azioni italiane e materie prime).
- Avere sempre un'idea del quadro d’insieme, anche se questa si traduce nella massima incertezza. L’indice italiano FTSE MIB ha un'importanza molto limitata rispetto agli indici americani e ad altre variabili economiche globali. Pertanto non basta seguire il nostro indice o peggio ancora una sola azione, si deve partire dal generale e quindi scendere al particolare.
- Una volta aperta una posizione, inserire sempre uno stop loss, rispettando la regola base del trading “blocca le perdite e lascia correre i profitti”, che in pratica significa mettere il take profit ad una distanza almeno doppia rispetto allo stop loss (risk/reward ratio almeno pari a 2). Non mettere lo stop loss oltre il livello della massima perdita sostenibile, che provocherebbe ansia e farebbe quindi perdere la lucidità.
- Una volta che una posizione aperta va in profitto, non lasciarselo scappare. Ciò non significa chiudere la posizione prematuramente tagliando il profitto potenziale, bensì utilizzare la regola del trailing stop, cioè lo stop dinamico che tallona il prezzo a distanza e che chiuderebbe la posizione se il prezzo dovesse tornare sui suoi passi dilapidando i guadagni.
- Mai mediare una posizione in perdita, è giusto invece fare il contrario, cioè dimezzare la posizione ad un primo livello di stop loss, ed eventualmente chiuderla ad un secondo livello più distante dal prezzo di entrata.
La nostra filosofia
In merito alla nostra filosofia di analisi dei mercati, riteniamo che i fondamentali di un’impresa e dell’economia siano importanti per la valutazione del prezzo di un’azione o di un’indice di borsa, ma siamo altrettanto convinti che:
- chi opera sui mercati sia in media estremamente rapido a sfruttarli a proprio vantaggio
- sia fuorviante pensare di prevedere meglio del mercato l’andamento di un titolo in base a fondamentali già noti
- il prezzo sconta tutto, i fondamentali, le speranze, l’euforia, le ansie, le paure e il panico di chi opera sul mercato
- a parità di fondamentali, il prezzo di un titolo varia al variare della propensione al rischio degli operatori di mercato.
Riteniamo pertanto che il prezzo rappresenti l’unica informazione di sintesi che incorpora tutte le altre variabili e che le dinamiche del prezzo possano essere utilizzate per prevedere in termini statistico-probabilistici l’andamento futuro di un titolo.
Oltretutto, l’approccio tecnico-statistico consente di analizzare una molteplicità di mercati con i medesimi strumenti analitici e di confrontarli agevolmente tra loro.
La logica del modello
La nostra metodologia segue i principi della teoria dei cicli (Dow, Elliott), che postula che sui mercati operano simultaneamente cicli di ampiezza diversa e con direzionalità spesso discordi.
Il modello di screening calcola dei punteggi (Score) e produce un ranking dei titoli azionari, degli indici azionari e delle materie prime su tre diversi orizzonti temporali: breve, medio o lungo periodo. Per breve periodo si intende un lasso temporale che va da qualche giorno ad alcune settimane, per medio periodo un tempo che va da qualche settimana a pochi mesi, per lungo periodo un tempo che va da qualche mese in su.
Passare dall’operatività di breve periodo all’operatività di medio e infine di lungo, implica un turnover di portafoglio via via più lento, con stop loss e obiettivi di profit più larghi.
Nella nostra quotidiana attività di consulenza, i segnali di breve periodo vengono utilizzati per i portafogli azionari più dinamici, i segnali di medio per portafogli azionari più statici o per l’asset allocation tattica, i segnali di lungo sono applicati a livello di asset class per l’asset allocation tattica o per eventuali aggiustamenti dell’asset allocation strategica.
L’algoritmo di calcolo dei punteggi è sintetizzabile nei seguenti criteri:
- vengono premiati i titoli con trend al rialzo e penalizzati quelli con trend al ribasso, dove per trend si intende la direzione del ciclo corrispondente all’orizzonte temporale di investimento
- un titolo viene premiato se c’è coerenza tra il ciclo corrispondente al periodo su cui si decide di operare (a breve, medio o lungo) e il ciclo immediatamente superiore (es. nel breve periodo e a parità di ciclo di breve, il rank sarà maggiore per i titoli con un ciclo di medio periodo long rispetto ai titoli con ciclo di medio periodo short)
- un titolo viene premiato se ha una buona forza relativa rispetto al mercato, calcolata sia all’ultima data disponibile che su finestre temporali precedenti
- un titolo viene premiato se gli oscillatori sono in area di ipervenduto, viceversa viene penalizzato se gli oscillatori sono in ipercomprato
- i titoli con bassa volatilità vengono premiati rispetto ai titoli molto volatili
- nell’orizzonte di breve, i titoli che hanno un breakout nei volumi o nella volatilità guadagnano posizioni nella medesima direzione della performance nel giorno di breakout.
L’approccio al trading supportato dal nostro modello di screening non è di tipo automatico, bensì discrezionale su basi quantitative, perché demanda al trader le seguenti decisioni:
- quale o quali orizzonti scegliere per l’operatività
- se imbastire una posizione assoluta o relativa
- quale o quali titoli scegliere per l’operatività, tra quelli posizionati nelle posizioni alte della classifica relativa all’orizzonte temporale prescelto
- il controvalore da investire in ciascuno dei titoli selezionati
- se entrare a mercato o con un limite di prezzo, nel secondo caso mettendo in conto il rischio di non entrare affatto
- il livello di stop loss, stretto o largo
- il livello di take profit, stretto o largo
- se mettere un trailing stop per le posizioni già aperte in profitto.
Strumenti e operazioni
Il nostro modello di screening è applicato ai titoli azionari del FTSE MIB e del FTSE Italia Mid Cap, agli indici azionari globali, agli indici settoriali e alle materie prime.
Per operare sugli indici azionari e settoriali e sulle materie prime è possibile utilizzare gli ETF ed ETC quotati al mercato MTA.
L'operatività può essere di tipo long o short, nel secondo caso la logica sottostante è vendere un titolo senza averlo in portafoglio con l’obiettivo di comprarlo in futuro ad un prezzo più basso del prezzo corrente per lucrare sulla diminuzione di prezzo.
Per entrare in posizioni short su titoli azionari occorre avere il conto di trading abilitato allo short selling, mentre per imbastire operazioni short su indici azionari e materie prime basta acquistare gli ETF o ETC short quotati al mercato MTA, detti anche bear o inversi, il cui prezzo aumenta al diminuire del valore dell’indice azionario o del prezzo della materia prima.
Il nostro modello di ranking fornisce il supporto per intraprendere posizioni sia assolute che relative.
Le posizioni assolute consistono nell’entrata long o short in un singolo strumento, senza metterlo in relazione con altre posizioni su un indice di mercato o un settore o un altro titolo correlato, pertanto si rapportano solo al portafoglio nella sua interezza.
Le posizioni relative consistono nell’entrata long in uno strumento che si reputa forte e nella contemporanea entrata short in uno strumento correlato che si reputa debole o neutrale, cercando di lucrare il differenziale di rendimento tra i due strumenti.
Pertanto, l'operatività short può essere imbastita a sé stante oppure nel contesto di portafogli market neutral o long/short, che perseguono logiche di trading aventi l'obiettivo di ottenere rendimenti positivi in qualsiasi condizione di mercato (bullish, bearish, laterale).
Alcuni esempi di operazioni market neutral contro indice:
- 1) long un titolo del FTSE MIB, short indice FTSE MIB
- 2) long un settore dell’indice Stoxx Europe 600 (es. basic resources), short indice generale Stoxx Europe 600
- 3) long una materia prima (es. oro), short indice generale delle materie prime CRB.
Alcuni esempi di operazioni long/short (c.d. pair trading):
- 4) long un titolo del FTSE MIB, short un altro titolo del FTSE MIB
- 5) long un settore dell’indice Stoxx Europe 600 (es. basic resources), short un altro settore dell'indice Stoxx Europe 600 (es. banks)
- 6) long una materia prima (es. petrolio), short un'altra materia prima (es. gas naturale).
Solo nell'esempio 4) è necessario avere un conto abilitato all'operatività short, in tutti gli altri casì è sufficiente acquistare gli opportuni ETF o ETC inversi.
Attenzione, con l'operatività market neutral o long/short l'apertura e la gestione dei due trade correlati vanno fatte congiuntamente: tipicamente l'entrata avviene a mercato simultaneamente per i due strumenti, e lo stop e il take profit non si applicano ai singoli strumenti separatamente considerati bensì al differenziale di rendimento tra la posizione long e la posizione short, pertanto l'eventuale uscita dall'una non può prescindere dall'uscita dall'altra.
I report analitici
Tutti gli strumenti processati (i titoli azionari del FTSE MIB e del FTSE Italia Mid Cap, gli indici azionari globali, gli indici settoriali e le materie prime) vengono monitorati nelle loro caratteristiche tecniche (supporti, resistenze, medie mobili, oscillatori, volumi, volatilità), nel loro trend di breve, medio e lungo periodo, nella loro forza relativa rispetto all’indice generale di mercato.
Passiamo ora in rassegna le diverse tipologie di informazioni disponibili. Nel file PDF scaricabile dagli abbonati è presente anche una legenda dettagliata dei singoli campi.
I report
Ranking Breve Periodo,
Ranking Medio Periodo e
Ranking Lungo Periodo, accessibili solo dagli abbonati, sono i più importanti perché riassumono le principali informazioni contenute negli altri report analitici per ciascun orizzonte temporale di investimento (a breve, medio e lungo termine).
Per ciascun orizzonte viene mostrato il punteggio (Score) di ogni strumento calcolato in base ad un algoritmo proprietario che pondera le informazioni tecnico-statistiche più rilevanti e attribuisce un valore sintetico che va da 0 (peggiore) a 100 (migliore).
Accanto allo score è indicato il corrispondente ranking, cioè il posizionamento dello strumento rispetto agli altri, con valori da 1 (migliore) al numero totale degli strumenti confrontati. I ranking sono evidenziati con una scala di colori che va dal verde, titoli nelle prime posizioni, al rosso, titoli nelle ultime posizioni.
Per l'operatività long vanno selezionati i titoli migliori (Score alto e Rank basso), per l'operatività short i titoli peggiori (Score basso e Rank alto). Anche se la maggior parte dei conti di trading non prevede l'operatività short, gli strumenti disponibili sui mercati permettono di imbastire operazioni short su indici azionari e materie prime con la massima semplicità (ad esempio con l’acquisto di un ETF/ETC short).
Queste informazioni vanno abbinate alle sezioni Long Trades e Short Trades presenti negli stessi report per l'operatività rispettivamente long e short, che contengono i livelli di prezzo significativi per l'apertura della posizione, il posizionamento degli stop loss e dei take profit su nuove posizioni o su posizioni già esistenti.
Nel dettaglio, i campi Tight Stop e Tight Profit rappresentano livelli stretti di stop loss e take profit per l'orizzonte temporale cui si riferiscono, utilizzati per un'operatività più prudente sul singolo trade ma allo tempo più soggetta al rischio di uscire in stop dalla posizione prima che questa vada nella direzione auspicata.
I campi Loose Stop e Loose Profit sono livelli più larghi di stop loss e take profit, per un'operatività che è disposta a tollerare maggiormente un andamento contrario della posizione, ma che allo stesso tempo vuole correre meno rischi di uscire prematuramente da un trade corretto.
Il campo Entry rappresenta il prezzo limite per entrate a minor rischio, nel caso in cui il trader voglia prendersi ulteriori cautele su un certo strumento e quindi voglia evitare un'entrata al prezzo di mercato. Attenzione, nel caso venga fatta un entrata non al prezzo di mercato ma al prezzo limite indicato in Entry, si raccomanda l'utilizzo dello stop più largo (Loose Stop) per evitare che lo stop venga sistematicamente toccato e il trade pertanto chiuso. Per quanto riguarda il livello di profitto, sono liberamente selezionabili il Tight o il Loose Profit.
Il Trailing Stop rappresenta uno stop stretto da utilizzare per tallonare posizioni aperte in profitto al fine di evitare che i guadagni si tramutino in perdite nel caso in cui l'andamento dello strumento vada in direzione contraria al trade.
I report
Pivot Giornalieri e
Pivot Settimanali e Mensili contengono i livelli di prezzo per entrate a minor rischio nel caso in cui si decida di imbastire una nuova posizione con limite di prezzo, o per l’eventuale posizionamento di stop loss e take profit su nuove posizioni o posizioni già aperte.
I livelli inferiori al prezzo di chiusura precedente sono definiti supporti e sono livelli sui quali è lecito attendersi un aumento della pressione dei compratori, mentre i livelli superiori al prezzo di chiusura precedente sono definiti resistenze e sono livelli sui quali è lecito attendersi un aumento della pressione dei venditori. Pertanto se si decide di entrare long su un titolo conviene posizionarsi sui supporti o qualche tick sopra quei livelli per essere più sicuri di entrare, se invece si hanno posizione long aperte, conviene posizionare la stop qualche tick sotto i supporti e il take profit qualche tick sotto le resistenze. Questi livelli si utilizzano anche in una logica di breakout, ad esempio acquistando sulla rottura dei livelli superiori (resistenze) con stop immediatamente sotto, o vendendo sulla rottura dei livelli inferiori (supporti) con stop immediatamente sopra.
I pivot giornalieri vanno abbinati ai sistemi di breve termine, i pivot settimanali ai sistemi di breve e medio termine, i pivot mensili ai sistemi di medio e lungo termine.
I pivot sono evidenziati in verde se superiori al prezzo attuale, in rosso se inferiori.
Il report
Massimi e Minimi contiene i prezzi massimi e i prezzi minimi dello strumento su diversi orizzonti temporali. Analogamente ai pivot, i massimi e minimi vengono utilizzati per entrate a minor rischio o come indicazione per posizionare stop loss e take profit su nuove posizioni o su posizioni già aperte. I massimi e minimi si abbinano a orizzonti temporali via via crescenti all’aumentare del numero di giorni cui si riferiscono.
Sono evidenziati in verde se superiori al prezzo attuale, in rosso se inferiori al prezzo attuale.
Nel report
Medie Mobili sono mostrate le medie mobili, gli indicatori tecnici più usati per identificare il trend di un titolo su diversi orizzonti temporali. Sono evidenziate in verde se superiori al prezzo attuale, in rosso se inferiori al prezzo attuale.
Il report
Oscillatori e Indicatori di Trend contiene gli indicatori tecnici maggiormente utilizzati per radiografare il grafico di un titolo in termini di trend o livello di ipercontrato o ipervenduto. Sono mostrati l’RSI su 14, 5 e 3 giorni, lo Stocastico, il Momentum, il Parabolic SAR, il DMI (Directional Movement Indicator) e l’ADX, il TD REI (Range Expansion Index), il CCI, il MACD. Sono evidenziati in verde se sono nella parte alta della loro scala di valori, in rosso se nella parte bassa.
Nel report
Volatilità sono mostrati i principali indicatori della variabilità dei titoli, dall’ATR (Average True Range), alla Standard Deviation calcolata sia sulla serie del prezzo che sul rendimento su diversi periodi, alle Bande di Bollinger.
Il report
Breakout evidenzia se un titolo nel giorno precedente ha fatto registrare uno spike in termini di volumi o di volatilità, cioè degli scambi o un range di variazione sensibilmente superiore alla media dei volumi o dei range di variazione degli ultimi giorni. Nel caso in cui si verifichi un breakout, il flag vale 1 se la giornata è stata rialzista, -1 se ribassista.
Il report
Rendimenti contiene la performance dei titoli su diversi orizzonti temporali, indicati nell’intestazione di colonna. I rendimenti di tipo Lag sono calcolati nel periodo corrispondente immediatamente precedente al periodo indicato (es. Lag Ret 6 m rappresenta il rendimento su 6 mesi calcolato 6 mesi fa, cioè il rendimento da un anno fa fino a 6 mesi fa). Sono evidenziati in verde se positivi, in rosso se negativi.
Il report
Forza Relativa contiene la differenza di rendimento tra il titolo e l’indice di riferimento su diversi orizzonti temporali corrispondenti a quelli utilizzati per i rendimenti. Gli indici di riferimento utilizzati per calcolare la forza relativa sono:
- FTSE All-Share per i titoli del FTSE MIB e del FTSE Italia Mid Cap
- Standard & Poor's 500 per gli indici azionari globali
- Dow Jones Stoxx 600 per gli indici settoriali europei
- Dow Jones UBS Commodity per le materie prime.
I dati sulla forza relativa, periodo per periodo, sono evidenziati con una scala di colori che va dal rosso, molto negativa, al verde, molto positiva.
Non resta che rimboccarvi le maniche e iniziare l’operatività. Buon trading!
Disclaimer
Il servizio Segnali Operativi è attivato on-line su libera iniziativa del cliente e prescinde da qualsiasi valutazione preliminare del profilo di rischio del cliente e dell’adeguatezza di tali servizi per il cliente. Pertanto FinGrade non è da ritenersi responsabile dell'eventuale inappropriatezza del servizio per il cliente sottoscrittore.
Gli strumenti monitorati nel servizio Segnali Operativi sono molto volatili e incorporano un elevato grado di rischiosità, pertanto l'operatività su tali strumenti è adatta ad investitori con propensione al rischio medio-alta e comunque per una porzione limitata del loro patrimonio complessivo.
I modelli utilizzati per la generazione dei ranking hanno dato statisticamente buoni risultati nel backtest, ma ciò non rappresenta alcuna garanzia di rendimento futuro. Pertanto FinGrade non è da considerarsi responsabile dei danni patrimoniali derivanti dall’operatività effettuata dal cliente sulla base delle informazioni ottenute da tali modelli.